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Storia
La Fondazione Adriano Olivetti nasce nel 1962 ad opera di alcuni familiari, amici e collaboratori del grande imprenditore prematuramente scomparso due anni prima, con l’intento di raccogliere e sviluppare l’impegno civile, sociale e politico che ha distinto l’operato di Adriano Olivetti nel corso della sua vita. 

La Fondazione, con sede dapprima a Ivrea e subito dopo a Roma, si propone "la promozione, l’incoraggiamento e l’organizzazione gli studi che sono diretti ad approfondire la conoscenza delle condizioni da cui dipende il progresso sociale". 

Inizialmente, negli anni Sessanta, la Fondazione si interessa prevalentemente di scienze sociali, promovendone lo sviluppo in un momento storico in cui esse sono poco studiate, praticate e divulgate nel nostro paese, né sono inserite a pieno titolo nel sistema universitario. Contemporaneamente l’attività si volge anche a studi di carattere politico: è in questo periodo infatti che, anticipando di circa un decennio l’istituzione delle Regioni in Italia, si svolgono studi e ricerche sul governo locale che rappresentano ancor oggi una testimonianza tra le più originali sul dibattito allora in corso relativo all’istituzione regionale. Il periodo successivo, degli anni Settanta, si caratterizza per una maggiore sistematicità nello studio delle istituzioni pubbliche.

Tra i principali progetti di ricerca si devono annoverare il Progetto Bilancio e il Progetto Energia e Ambiente. Il primo è finalizzato allo studio del processo decisionale della finanza pubblica; il secondo all’analisi comparata delle scelte di politica energetica in campo nazionale e trans-nazionale. 

Contestualmente la Fondazione promuove studi di carattere storico sull’esperienza politica e culturale di Adriano Olivetti e su quel ’Movimento Comunità’ che egli stesso aveva fondato nel secondo dopoguerra e diretto fino alla sua morte. Durante gli anni Ottanta la Fondazione arricchisce i propri interessi con l’introduzione di temi relativi all’innovazione tecnologica e in particolare suscitati dall’avvento dell’informatica, riprendendo ed ampliando gli spunti di ricerca offerti già anni prima da iniziative promosse dalla Fondazione stessa, prima fra tutte il seminario internazionale di Courmayeur, organizzato dalla Fondazione nel 1971, sul tema: Le implicazioni sociali e politiche dell’innovazione scientifico-tecnologica nel settore dell’informazione

L’attenzione nei confronti delle nuove tecnologie si traduce in ricerche volte ad indagare l’impatto dell’informatica sulla struttura e sulle relazioni sociali. In particolare viene promosso uno studio sulle ’immagini’ dell’informatica e sui loro effetti ai vari livelli sociali e professionali. 

Alla fine degli anni Ottanta viene costituito a Ivrea l’Archivio Storico Olivetti.

Tra la fine degli anni Ottanta e la prima metà degli anni Novanta la Fondazione sviluppa i temi definiti nei periodi precedenti attraverso una intensa attività editoriale, di seminari e convegni, di promozione di studi e ricerche. L’attività editoriale vede l’avvio di diverse iniziative come la convenzione con la casa editrice Bollati Boringhieri per la pubblicazione di saggi che possano raggiungere un pubblico più vasto, alcune collaborazioni editoriali di respiro internazionale, come la pubblicazione degli atti del convegno "Patterns of European Industrialization. The Nineteenth Century" in collaborazione con la casa editrice Routledge e l’istituzione, nel 1994, della collana Archivio Storico Olivetti dedicata alla pubblicazione degli studi sui materiali inediti dell’Archivio stesso. In questo periodo la Fondazione partecipa attivamente anche alla costituzione dell’Istituto per la Cultura e la Storia d’Impresa ’Franco Momigliano’, nel cui Consiglio di Amministrazione e nel cui Comitato Scientifico sono presenti esponenti della Fondazione. 

Dalla fine degli anni Novanta la Fondazione, nel completare un processo di riorganizzazione, ha trasferito a Roma, in una sede appositamente ristrutturata, le biblioteche personali di Camillo e AdrianoOlivetti, la raccolta completa delle Edizioni di Comunità, la raccolta completa della rivista "Comunità" e il materiale di archivio attinente la Fondazione o facente parte dell’archivio privato di Adriano Olivetti

In termini di attività, rinnovata attenzione viene rivolta ai temi tradizionali (politiche pubbliche ed istituzionali, problemi sociali e culturali) mentre prosegue un’opera di continua valorizzazione del patrimonio archivistico attraverso la pubblicazione degli studi dei materiali inediti.

A partire dalla fine degli anni 2000, la Fondazione ha condotto un lavoro di valorizzazione del patrimonio architettonico di Ivrea volto al riconoscimento della città industriale Sito Unesco. L’obiettivo è stato raggiunto nel luglio del 2018, durante la 42ma sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO.

Nel 2018, a maggior tutela del nome e dell’immagine, la Fondazione ha registrato e depositato il marchio Adriano Olivetti®.

Link alla tavola sulle “Informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque a vantaggi economici di qualunque genere ricevuti” in adempimento della Legge 124/2017. Strumento di adempimento della Legge 124/2017